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22/02/2010
Torino, città all’avanguardia nella tutela degli animali Significativa e, soprattutto a nostro avviso segno di grande civiltà, la modifica dell’articolo 15, in base alla quale gli animali domestici (cani, gatti, volatili) potranno seguire gli anziani nelle case di riposo, nella stanza del ricoverato o nel cortile. Gli animali, in vendita o di proprietà, dovranno essere ospitati in spazi adeguati Torino ha dimostrato di essere una delle città italiane più attente ai diritti degli animali e alla salvaguardia del loro benessere. E lo ha dimostrato ancora una volta. E’ in discussione in questi giorni infatti il nuovo regolamento comunale per la tutela degli animali, versione rinnovata del testo approvato nell’aprile 2006. Entro quindici giorni l’assessore Roberto Tricarico porterà in giunta il nuovo documento.. Tra le novità più significative il divieto di impiego di animali esotici (tigri, leoni, elefanti, scimpanzé, cammelli, ecc.) nei circhi, nelle mostre e nelle fiere. Significative le novità in materia di animali domestici. Tre riguardano l’articolo 9: divieto di detenere collari elettrici (la vendita in Italia è già vietata), divieto di accattonaggio con cuccioli di età inferiore a sei mesi, inoltre l’uso di petardi e fuochi d’artificio fuori dai casi derogati, vedi la festa patronale, potrà essere sanzionato come «comportamento lesivo» verso gli animali oltre che come disturbo della quiete pubblica. Significativa e, soprattutto a nostro avviso segno di grande civiltà, la modifica dell’articolo 15, in base alla quale gli animali domestici (cani, gatti, volatili) potranno seguire gli anziani nelle case di riposo, nella stanza del ricoverato o nel cortile. Gli animali, in vendita o di proprietà, dovranno essere ospitati in spazi adeguati (articoli 16 e 41): la capienza minima per un pesce è fissata in 5-10 litri più altri 5 per ogni esemplare aggiuntivo, (fuorilegge quindi le tradizionali bocce in vetro), la dimensione minima della gabbia per i volatili dovrà essere pari a otto volte l’apertura alare della specie interessata. Sarà vietata l’esposizione di animali vivi in vetrina. E ancora: la lunghezza della catena per i cani dovrà superare due volte l’altezza del filo aereo garantendo libertà di movimento, 15 metri quadrati le misure minime del recinto per ogni cane (articolo 20). L’ultima novità riguarda l’articolo 23. Cani e gatti potranno entrare negli uffici pubblici: eventuali divieti, oggi a discrezione dei dirigenti responsabili, andranno motivati e comunicati al Comune. Era ora: è assurdo infatti lamentare il fatto che troppi pubblici esercizi non consentono l’accesso ai cani e ai gatti se, l’Ente pubblico per primo non dà il buon esempio. |
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